BIOPOLIMERI

BIOPLASTICHE, come definito da European Bioplastics, è un termine usato per descrivere due tipi di plastica diversi tra loro:
1. plastiche basate su fonti rinnovabili (cioè il focus è l’origine del materiale di base usato)
2. plastiche biodegradabili e compostabili secondo normativa EN 13432 o ASTMD 6400 o standard similari (il focus è la compostabilità del prodotto finale). Pertanto plastiche biodegradabili e/o compostabili possono derivare da fonti rinnovabili (e quindi sono BIOBASED) e/o da fonti non rinnovabili (es.petrolio). 
Pertanto abbiamo definito tre famiglie di prodotti BIO

IamNATURE®

PHBH/BLEND

E’ un nuovo bio tecnopolimero, 100% naturale, in cui nessun componente, né resine base, né colori, né additivi sono di origine chimica.

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KIOS

PA, PE, PP, TPE, etc.

Termoplastici da risorse rinnovabili (semi vegetali, canna da zucchero, ad es.) ma non biodegradabili né compostabili.
Tra di loro le poliolefine derivano dagli zuccheri mentre differenti poliammidi (PA 6.1O, PA 10.12, PA 11 ed altre) sono state principalmente sviluppate partendo dai semi della pianta di ricino, usando come monomero l’acido sebacico.

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BIOS

PLA, PHA, AMIDO, etc.

Da fonti rinnovabili, parzialmente o interamente, biodegradabili e con specifiche formulazioni anche compostabili. Si dividono in 3 sottofamiglie: BIOS B1, B2, B3 e B5.
A quest’ultima appartiene IamNature® che è basato principalmente su PHA un nuovo materiale naturale al 100%. Nessuno dei suoi componenti né la resina di base né i colori o additivi sono a base chimica.

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ORIOS

PBS, PESTA

Da risorse fossili ma compostabili.
Questi prodotti derivano dal petrolio, come ad es. i derivati da alcool polivinilico, o da alcuni poliesteri, poliesterammidi o da copoliesteri alifatici-aromatici.

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